L’influenza è una malattia stagionale causata da un virus che ogni anno “miete” vittime ovunque, soprattutto in soggetti sensibili come anziani e bambini.
Ogni anno il virus viene isolato e studiato, ne vengono confermati i ceppi e le modifiche, e viene sintetizzato il nuovo vaccino per contrastarlo.
Quest’anno l’influenza vera non è ancora arrivata che già 120 mila italiani a settimana fanno invece i conti con quella “falsa”.
Perchè questo è il numero registrato in Italia di soggetti costretti a letto negli ultimi sette giorni, a causa di sintomi simil influenzali.
Lo afferma Fabrizio Pregliasco, ricercatore del dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Milano:
“I virus influenzali non ancora isolati arriveranno quando il freddo diventerà più intenso e prolungato. Attualmente, però, sono in aumento le sindromi para-influenzali, ovvero le sindromi respiratorie acute causate da adenovirus, rinovirus e coronavirus, anche complici gli sbalzi delle condizioni meteo”.
I sintomi sono del tutto simili (Febbre, dolori muscolari e articolari, mal di testa, freddo, inappetenza, e importanti infezioni respiratorie acute).
Ma il virus è ancora lontano, e le conseguenze di questa falsa influenza meno dannose: si rimediano un paio di giorni di convalescenza, e poco altro.
Fortunatamente le proiezioni per la prossima stagione influenzale parlano di numeri in diminuzione: i casi di influenza in Italia si dovrebbero aggirare durante l’inverno sui 4 milioni, contro i 6.5 registrati lo scorso anno, a causa del virus simile al precedente, che dovrebbe essere già stato battuto dal sitema immunitario, e che circolerebbe anche meno grazie a temperature previste meno rigide.
Aspettando la vera influenza il consiglio resta però la cautela, la prevenzione, e la vaccinazione, alla quale si sta lavorando in Europa per confezionare un “supervaccino”, capace di combattere 4 diversi ceppi di virus.
In Italia dallo scorso 15 ottobre la campagna per la vaccinazione è iniziata, e le dosi di vaccino sono già disponibili nelle farmacie.
Inoltre il Servizio Sanitario Nazionale assicura la gratuità delle vaccinazioni a quei soggetti più deboli e a rischio, ovvero over 65, bambini, malati cronici, donne in gravidanza e operatori sanitari.